È stato importante che noi abbiamo avuto la forza di tornare lì, essere presenti e dargli ancora una volta la possibilità di parlare di rugby.
Fiorenzo Guermandi
Stavolta siamo arrivati a Bologna, nel quartiere Dozza, dove sorge anche il carcere cittadino. Ad aspettarci fuori abbiamo trovato Stefano e Fiorenzo, rispettivamente presidente e allenatore di Giallo Dozza, squadra di rugby composta dai detenuti del carcere. Dal 2014 l’obiettivo è di offrire alle persone recluse la possibilità di riscattarsi attraverso i valori e le fatiche del rugby. Ma la pandemia ha colpito forte anche loro, nel corpo e nella mente. Anche se le attività sono riprese e la voglia di ripartire e ributtarsi nella mischia non manca.
Ricominciare significa rimetterli in contatto con il proprio fisico e vedere la prospettiva che tornino ad essere atleti.
Stefano Cavallini