Lucreza Di Gregorio insegnante all'Istituto Magarotto di Roma

AMARSI UN PO’

Scuola di Tutti

Foto: Francesco Alesi / © CILD 2021

Quando è scoppiata la pandemia ho pensato a riorganizzare tutto il nostro modo di essere e di fare scuola.

Lucrezia Di Gregorio

La pandemia sta mettendo a dura prova il mondo della scuola: studenti, insegnanti, famiglie, dirigenti scolastici e tutti gli addetti ai servizi che ruotano intorno a questa grande comunità, si sono trovati ad affrontare sfide pressanti e completamente nuove. Si è imposta un’urgente riorganizzazione di attività, strutture e modelli per garantire agli studenti la continuità di accesso all’apprendimento, ma anche all’incontro e allo scambio quotidiani che sono parte fondamentale dell’esperienza scolastica. La didattica a distanza è entrata nelle vite degli studenti e degli insegnanti che, oltre alle lezioni e ai compiti, hanno dovuto preoccuparsi sempre di più del benessere emotivo proprio e altrui.

Ho dato priorità al loro benessere, tanto le cose si imparano, non si resta indietro. Meglio sviluppare le competenze emotive, no?

Lucrezia Di Gregorio

A settembre 2020, tra mascherine e distanziamenti, il ritorno a scuola è sembrato comunque marcare un nuovo inizio e ha chiarito che, nonostante la diversità delle situazioni correnti, con nuove chiusure parziali e dibattiti in corso, le scuole debbano tornare ad essere luoghi vivi di incontro e scambio.

La pandemia ai bambini ha insegnato che stare insieme a scuola è molto bello. Perché la solitudine, secondo me, è stata devastante per loro.

Isabella Pinto

L’esperienza del “Magarotto”, un istituto che porta avanti un progetto di inclusione tra bambini sordi e udenti, racconta il mondo della scuola italiana colpito dalla pandemia. Mentre il Covid-19 ha aggravato ulteriormente le disuguaglianze nella società, gli alunni del “Magarotto”, già abituati a riconoscere le differenze come ricchezza e non come barriera, si sono scoperti ancora più uguali davanti al bisogno condiviso di ritornare a stare insieme tra i banchi e nei cortili della loro scuola.

Giorgio Guarnieri fattorino in bicicletta per Consegne Etiche a Bologna.

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