La scuola per i nostri ragazzi, un pasto caldo per tutta la famiglia, cure adeguate per i più fragili: la pandemia ha messo in crisi molte delle condizioni indispensabili per la vita dei nostri cari e delle nostre comunità, ma ha anche reso più evidente l'importanza della società civile che si rimbocca le maniche per il bene comune.
La pandemia ha avuto un impatto anche a livello psicologico. In tanti hanno cercato di dare sostegno a chi ne aveva bisogno. Tra questi anche l'Università di Tor Vergata, che ha ampliato i servizi a disposizione dei suoi studenti.
A Trieste Progetto Riabilitazione garantisce da anni salute ed equilibrio a ragazze e ragazzi nello spettro autistico e alle loro famiglie. Li abbiamo incontrati e ci hanno raccontato di come l’emergenza sanitaria possa aiutarci a comprendere le difficoltà che loro incontrano nella vita di tutti i giorni.
Garantendo la spesa sociale a 675 famiglie e contrastando l’abbandono scolastico aggravato dalla pandemia, durante il lockdown a Napoli la Fondazione Quartieri Spagnoli - Foqus ha offerto un sostegno diretto alla comunità locale, dalla quale si deve oggi ripartire per superare la manutenzione inadeguata del presente e produrre futuro.
Come mettere a frutto un capitale sociale fatto di anni di esperienze vissute in prima persona? A Torino donne e uomini, rifugiati in Italia da anni, hanno dato vita all’Associazione Mosaico per aiutare nuovi stranieri ad affrontare le difficoltà che loro hanno già superato. Con la pandemia ed il lockdown il supporto si allarga a tutti i bisognosi, stranieri e italiani. Aiutare l'altro diventa espressione di cittadinanza attiva e sinonimo di un’integrazione completa.
Come si esce da una situazione di segregazione e violenza, mentre si è costrette in casa durante il lockdown? Il 6 marzo scorso, all’inizio delle chiusure per tutti a causa del COVID, Differenza Donna, associazione femminista che aiuta le donne vittime di violenza di genere, ha visto crollare le chiamate di aiuto dell’85%. Difficile parlare al telefono avendo il proprio aguzzino in casa.
A Trieste le storie corrono attraverso il telefono e tengono compagnia alle tante persone che l’emergenza ha reso più sole. Durante la pandemia, con l’aiuto dei dipendenti e dei volontari, la libreria che Gaspare Morgante gestisce con sua moglie legge al telefono storie per chi, isolato in casa, può viaggiare soltanto con la fantasia.
Pamela lavora come infermiera all’Ospedale Maggiore di Bologna ed è una pugile. In corsia come sul ring a fare la differenza è la voglia di non arrendersi, la capacità di studiare l’avversario per portare il colpo decisivo e aggiudicarsi il match. Le analogie tra i due ambiti sono molte e proprio le palestre, veri punti di riferimento per i quartieri, possono tornare ad esse luoghi fondamentali nella ripartenza, non soltanto per la cura del corpo, ma anche per il benessere psicologico e sociale.
La formula dell’Associazione 21 Luglio per la ripartenza: garantire i diritti di tutti, partendo da chi in questo momento si trova agli ultimi posti della scala sociale, con un occhio di riguardo ai bisogni materiali e all’empowerment femminile. Una ricetta che per primi, come associazione che si occupa di tutelare i diritti delle bambine e dei bambini che vivono in segregazione estrema, hanno sperimentato con successo nella periferia di Roma.
Falegnameria creativa umbra dal 1993, il Pianeta delle Idee rappresenta la famiglia delle piccole e medie imprese italiane, da sempre cuore pulsante del nostro tessuto produttivo. Ci racconta di realtà intraprendenti che, colpite dalla pandemia, sono state capaci di reinventarsi per sopravvivere, talvolta proprio offrendo soluzioni creative ai problemi inediti causati dal Covid.
Il tango è un ballo di contatto, tra i più difficili da imparare. Ancor di più per chi non vede. Una sfida che Emiliano Naticchioni ha raccolto con il progetto “Tango Fog ” al Sant’Alessio di Roma, un Centro regionale per i ciechi. Anche qui la pandemia ha imposto soluzioni creative per salvare l’iniziativa e le occasioni che offre, per molti allievi uniche, di socializzare e rompere il proprio isolamento.
La vicinanza tra tutte le parti del teatro, come condizione ma anche conseguenza del suo funzionamento, è stata messa in crisi dalla pandemia. Oggi il teatro reclama la possibilità di esistere. Per farci sentire e ripartire migliori, come individui e come collettività. Il “bisogno di teatro”, raccontato da Gilberto Santini e Ascanio Celestini, è al centro della nostra storia e dell’iniziativa di AMAT.
Gli alunni dell'Istituto “Magarotto” sono ragazzi udenti e non udenti, abituati, grazie al progetto di inclusione della loro scuola, a riconoscere le differenze come ricchezza e non come barriera. Mentre il Covid-19 ha aggravato ulteriormente le disuguaglianze, per loro tornare in classe ha significato scoprirsi ancora più uguali davanti al bisogno di stare insieme tra i banchi e nei cortili della scuola.
Ripensare il modello di delivery, mettendo al centro i diritti, per rilanciare un modello di città più vivibile. Fondazione Innovazione Urbana e Comune di Bologna lanciano Consegne Etiche con l’obiettivo di garantire eticità, diritti e trasparenza su tutta la filiera. Un progetto che nasce dalle sfide della pandemia, ma guarda già oltre.
Cosa significa subire un doppio isolamento, quello fisico imposto dall'essere detenuti e quello sanitario imposto dal Covid-19? Lo capiamo meglio grazie alla storia di Giallo Dozza, la squadra dilettantistica che offre ai detenuti del carcere di Bologna la possibilità di riscattarsi attraverso i valori e le fatiche del rugby.
Raccogliere e rigenerare dispositivi elettronici per donarli a chi ne ha bisogno ma non può permettersi di acquistarli. Device4All punta ad attenuare il divario digitale aggravato dal Covid-19 offrendo a chi ne sarebbe escluso la possibilità di proseguire con attività di studio o di lavoro, anche nelle modalità che la pandemia impone.
A Greve in Chianti - in provincia di Firenze - Eleonora, Elisa e Michele hanno deciso di dedicarsi ai più piccoli che si trovano isolati o in quarantena per il Covid-19. Caricano la loro macchina di libri, strumenti musicali, sedie e soprattutto immaginazione ed entusiasmo, per portare sotto casa e nei cortili spettacoli unici fatti di favole, musica e disegni.
Durante il lockdown di marzo 2020 Areté ha attivato un servizio gratuito di consegne a domicilio per i propri clienti e ha contribuito ad un'iniziativa di "spesa sospesa" che ha fornito gratuitamente prodotti biologici a famiglie in difficoltà. L’attenzione sociale è, insieme all’agricoltura biologica, uno dei capisaldi di questa cooperativa nata nel 1987 a Torre Boldone, alle porte di Bergamo.
Non si sono mai fermati. Anche nelle fasi più acute della pandemia, i braccianti agricoli hanno continuato a lavorare nei campi, garantendo il costante e fondamentale approvvigionamento di alimenti alle nostre tavole. Perché serve che la nostra società faccia finalmente qualcosa di fondamentale per loro?
"La casa di chi non ha casa", Binario 95 è un centro di accoglienza per persone senza dimora attivo a Roma da molti anni. Durante la pandemia ha scelto, con il supporto del personale sanitario dell’Ospedale San Gallicano, di effettuare i tamponi alle persone senza dimora per garantire anche a loro il diritto alla salute e alla sicurezza.
Moltivolti è un'impresa sociale nel quartiere Ballarò di Palermo. Durante il lockdown del 2020 ha deciso di preparare e donare oltre 150 pasti al giorno a famiglie e persone in difficoltà.
Seguiamo il lavoro del Prof. Luigi Cavanna - Direttore del Dipartimento di oncologia ed ematologia presso la ASL di Piacenza - e del caposala Gabriele Cremona che, fin dallo scoppio della pandemia, si sono presi cura a domicilio dei pazienti con Covid-19.
Coloriage è una sartoria sociale di Roma che a partire dal lockdown ha prodotto e distribuito mascherine a basso impatto ambientale, dietro offerta libera o gratuitamente alle persone meno abbienti.
La mattina di lunedì 24 febbraio 2020, la dottoressa Mariateresa Gallea, insieme ad altri due giovani colleghi, si trova catapultata nel primo epicentro italiano della pandemia avendo risposto all’appello della sera prima, con cui la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale chiedeva rinforzi per Vo’ Euganeo.